L'ascesa al Teide da El Lance
- edenamismo
- 26 mar
- Tempo di lettura: 4 min
Ci sono storie o leggende, racconti, testimonianze, legate a questo sentiero
Il video del primo tratto della salita al link:
Il link al canale Camminare Tenerife:
Il sentiero El Lance e l'ascesa al Teide sono legati a storie, leggende e testimonianze che arricchiscono l'esperienza di trekking e scoperta. Ecco alcune delle principali narrazioni:
Leggende Guanche
- Guayota e Magec:
Secondo la mitologia guanche, il demone Guayota viveva nel vulcano Teide, chiamato 'Echeyde: (inferno). Guayota rapì Magec, il dio del sole e della luce, lasciando l'isola nell'oscurità. Gli abitanti pregarono Achaman, il dio supremo, che liberò Magec e sigillò il vulcano. Si dice che la pietra chiara sulla cima del Teide sia il sigillo posto da Achaman.
- Battaglie tra divinità:
Gli aborigeni interpretavano le eruzioni vulcaniche come lotte tra divinità mitologiche, un evento sacro che trasformava il paesaggio e la montagna venerata.
Testimonianze storiche
- Durante l'espansione europea, il Teide era considerato un punto di riferimento per i navigatori. La sua imponenza lo rendeva una montagna simbolica per le rotte verso sud.
Percorsi e panorami
- Il sentiero El Lance offre un'esperienza unica attraversando colate laviche medievali e crateri spettacolari come Pico Viejo (800 metri di diametro) e le Narices del Teide, formatesi durante l'eruzione del 1798.
- L'ascesa alla cima del Teide (3.718 metri), soprattutto nella sua parte sommitale, regala viste mozzafiato sulle altre isole dell'arcipelago e fenomeni naturali come le fumarole sulfuree.
Consigli per l'escursione
- È necessario equipaggiarsi con scarpe da trekking, acqua e abbigliamento pesante per affrontare le variazioni di temperatura tra la base e la cima. Alcuni percorsi di vetta richiedono permessi speciali.
Questi racconti e percorsi rendono il Teide non solo una meta naturale ma anche un luogo intriso di storia e spiritualità.
Come può essere reinterpretata l'ascesa al Teide da El Lance, in chiave Edenamista: ovvero di profondo equilibrio e connessione con se stessi e con la natura imponente che ci circonda?
L’ascesa al Teide da El Lance può essere reinterpretata in chiave edenamista come un viaggio di profonda connessione con la natura e con se stessi, abbracciando l’equilibrio tra l’uomo e l’ambiente circostante. Questo approccio invita a vivere il percorso non solo come un’esperienza fisica, ma anche spirituale, in armonia con la maestosità del paesaggio vulcanico.
Elementi di reinterpretazione edenamista
1. Riconnessione con la natura:
Il sentiero attraversa paesaggi lunari e colate laviche che testimoniano la potenza creatrice della Terra. Camminare immersi in questi scenari invita a riflettere sull’interconnessione tra gli elementi naturali e il nostro ruolo nel preservare questo equilibrio.
2. Consapevolezza del respiro e del ritmo:
L’altitudine crescente richiede attenzione al respiro e al ritmo dei passi. Questo processo può diventare una meditazione attiva, in cui ogni respiro si sincronizza con il battito della Terra, favorendo una profonda calma interiore.
3. Simbolismo dell’ascesa: L’ascensione al Teide può essere vista come un percorso simbolico verso la luce e la chiarezza, seguendo la leggenda guanche di Magec (il dio del sole) liberato dalla montagna. Ogni passo rappresenta un avvicinamento alla propria essenza più autentica.
4. Rispetto per l’ecosistema: L’approccio edenamista include pratiche sostenibili, come evitare la dispersione di rifiuti e rispettare i sentieri segnati, contribuendo alla conservazione del fragile ecosistema del Parco Nazionale del Teide.
5. Contemplazione della bellezza naturale:
Fermarsi lungo il tragitto per osservare le formazioni rocciose, le violette del Teide o il “mare di nuvole” diventa un’opportunità per apprezzare la bellezza effimera e mutevole della natura.
Un’esperienza trasformativa
L’ascesa al Teide può trasformarsi in un rito personale di rinascita, dove il contatto con l’imponenza del vulcano aiuta a riscoprire l’umiltà e la gratitudine verso la vita. La cima diventa non solo una meta geografica, ma anche un punto di arrivo interiore, simbolo di equilibrio tra uomo e natura.
Da El Lance verso il Teide si costeggia il bordo dell'antichissima frana che generò la valla dell'Orotava.
La Valle de La Orotava, situata sul versante settentrionale di Tenerife, si formò a seguito di un gigantesco evento geologico: una frana catastrofica avvenuta circa 500.000 anni fa. Questo fenomeno ha avuto origini e conseguenze significative dal punto di vista geologico.
Origini della frana
- Instabilità strutturale:
L'isola di Tenerife, come altre isole vulcaniche, è caratterizzata da una struttura geologica instabile. La formazione iniziale dell'isola avvenne attraverso eruzioni sottomarine lungo fratture tettoniche, che portarono alla sovrapposizione di colate laviche e alla creazione di edifici vulcanici imponenti. Tuttavia, l'accumulo di materiali vulcanici su un substrato instabile, come hialoclastiti (rocce vulcaniche ricche di vetro), favorì l'instabilità delle pendici.
- Fattori scatenanti:
La frana potrebbe essere stata innescata da eventi come terremoti o eruzioni vulcaniche che destabilizzarono il massiccio centrale dell'isola. Il movimento fu facilitato dalla presenza di uno strato lubrificato da acqua sotterranea, che agì come superficie di scivolamento.
Conseguenze geologiche
1. Formazione della valle:
La frana rimosse circa 30-50 km³ di materiale vulcanico, lasciando una depressione a forma di anfiteatro lunga circa 10-12 km e delimitata da pareti ripide come il Macizo de Tigaiga. La valle non è propriamente un "valle" ma un piano inclinato che si estende dal mare fino a 2.000 metri di altitudine.
2. Depositi e modifiche paesaggistiche:
I materiali franati si riversarono verso il mare, contribuendo all'espansione costiera e formando depositi sedimentari. Inoltre, successive eruzioni coprirono parte della valle con nuove colate laviche.
3. Impatto sull'ecosistema:
L'evento distrusse la vegetazione preesistente, inclusi antichi boschi subtropicali, i cui fossili sono stati ritrovati nei depositi della valle. La frana influenzò anche la distribuzione delle risorse idriche sotterranee, rendendo alcune zone particolarmente ricche d'acqua grazie all'impermeabilità dei materiali sottostanti.
4. Tsunami potenziali:
Eventi simili in altre isole vulcaniche hanno dimostrato che frane di tale portata possono generare tsunami colossali; è possibile che anche questa frana abbia avuto effetti simili nell'oceano circostante[6].
Significato attuale
Oggi la Valle de La Orotava è un esempio straordinario dei processi geologici che modellano le isole vulcaniche. Percorrere il sentiero da El Lance permette di osservare le tracce di questo evento antico, offrendo una prospettiva unica sulla forza trasformativa della natura e sull'evoluzione del paesaggio canario.
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